Galileo Chini
Eccellenza artistica e spirito imprenditoriale
E’ difficile, se non impossibile, ritrovare nella storia dell’arte italiana una figura così eclettica e poliedrica come Galileo Chini. L’irrefrenabile personalità artistica l’ha portato ad occuparsi di un’infinità di espressioni: è stato decoratore, illustratore, scenografo, urbanista, pittore e, soprattutto, sublime ceramista. Vissuto a cavallo tra due secoli (nato nel 1873 e scomparso nel 1956) ha introdotto l’Art Nouveau in Italia, ha partecipato a tutte le principali Esposizioni Internazionali del suo tempo, ha decorato edifici pubblici e privati, ha lavorato alla decorazione del palazzo del trono di Bangkok per il re Rama V, ha insegnato all’Accademia di Firenze, ad allievi della levatura di Ottone Rosai, Primo Conti e Marino Marini. Ma la sua personalità artistica non gli ha impedito di essere anche imprenditore, assieme al cugino Chino, con la fondazione della manifattura “L’arte della Ceramica” e poi delle “Fornaci di San Lorenzo”, perché è stato sempre un cultore dell’unione tra arte e manualità artigiana. E’ di questa unicità che ci sentiamo eredi e custodi. E’ di questo tesoro che ci sentiamo ricchi.
Chini e Pecchioli
La tradizione continua per linea diretta
C’è un filo diretto che congiunge l’azienda di oggi e la stella dell’arte che ne ha dato origine. E’ un filo di uomini, figli e fratelli, nipoti e bisnipoti, che con alterne vicende hanno mantenuto accesa la fiamma di allora. La fiamma che ancora cuoce le nostre produzioni e che ancora anima le nostre creazioni.